Nuovi orizzonti: Guatemala

Carissimi amici,

ho lasciato Haiti e mi trovo in questo momento in Guatemala.

Approfittando del fatto di essere nell’area caraibica, ho pensato di venire a trovare Lorenzo Ossoli, già volontario di ANPIL (quando era un po’ più giovane…) ed ex allievo dell’Ist. Gonzaga di Milano, dove l’ANPIL ha la sua sede principale.

Lorenzo, che da anni lavora nella cooperazione, ci ha contattato alcuni mesi fa chiedendo il nostro aiuto. Vive da anni in Guatemala e si occupa di seguire un progetto molto importante relativo al recupero nutrizionale di alcuni bambini della zona rurale di Tecpan, nel distretto di Chimalenango.

Nel Guatemala vivono tantissime comunità rurali dirette discendenti dei Maya.

Sono disperse sui monti, vivono isolate in capanne fatte di mattoni di fango e paglia, ed è estremamente difficile contattarle.

L’alimentazione delle famiglie e dei bambini, essendo così isolati, non è tale da consentire un corretto sviluppo della persona.

La loro dieta, a base quasi esclusivamente del mais (facile da coltivare) e dei suoi derivati, è fortemente carente di proteine.

Questo provoca nei bambini piccoli il fenomeno della denutrizione cronica che può degenerare in grave e acuta.

Il bambino denutrito è un bambino che dimostra meno anni di quelli che ha in realtà.

Può quindi capitare che un bimbo che mostra di avere un anno, in realtà ne abbia 4 o 5.

La denutrizione cronica è attualmente una vera e propria piaga nel Guatemala e sta decimando la popolazione infantile.

Realtà simili ANPIL le ha viste, e cerca di combatterle, in Congo, dove già operiamo.

Lorenzo in questi anni ha formato una equipe locale di medici, infermieri e assistenti sociali che hanno il compito di individuare i bambini affetti da denutrizione e adottare le misure opportune per intervenire.

Alcune di queste misure consistono nel convincere la famiglia ad adottare una dieta differente a base di latte, legumi, uova.

Per questo motivo si stanno pensando a microprogetti per insegnare alle famiglie a coltivare nel proprio terreno i fagioli e ad allevare polli nel cortile dietro alla capanna di fango (che sarebbe la loro casa).

Purtroppo bisogna essere tempestivi nell’intervento.

Si deve agire prima dei 3-5 anni per evitare al bambino dei danni permanenti al sistema nervoso.

Un intervento tardivo può infatti rimediare in parte allo sviluppo fisico, ma non a quello mentale e del sistema nervoso. Il bambino avrà gravi difficoltà nell’apprendimento, nella reattività e il suo sistema immunitario resterà fragile.

Al mio arrivo a Tecpan, Lorenzo mi fatto conoscere la sua equipe di lavoro e abbiamo trascorso due giornate in fitte riunioni.

Come sapete ANPIL ha già avviato l’attività del sostegno a distanza di alcuni bambini Maya.

L’obiettivo è intervenire i tutte le 28 comunità rurali.

Questo vuol dire poter aiutare quasi 100 bambini denutriti.

Abbiamo visitato con Lorenzo e il dott. Renato (guatemalteca) alcune famiglie.

L’equipe guatemalteca ha anche il compito di interagire con le famiglie : conoscono infatti il dialetto maya locale (in Guatemala ci sono 21 idiomi indios differenti !) e , cosa più importante, hanno la sensibilità corretta nell’approccio con le famiglie (che altrimenti non farebbero avvicinare i bambini).

La differenza culturale rispetto alla nostra è notevole.

L’impegno di ANPIL è quello di sostenere Lorenzo e la sua equipe nella sua attività e quindi nel permettere, con il sostegno a distanza, non solo di poter variare la dieta nel breve periodo, ma soprattutto avviare e formare le donne maya (a capo della famiglia) a coltivare semi differenti dal mais e ad allevare polli che potranno essere utilizzati per il consumo diretto e la vendita : progetto questo che darà i suoi frutti nel lungo periodo e che permetterà alle famiglie di essere autosufficienti e autonome.

Da Tecpan, Guatemala.

Max

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