Aggiornamenti Haitiani
Ciao a tutti,
Qualche aggiornamento….
Sono stato con Fr. Hermann e Widny a visitare Padre Giuseppe degli Scalabriniani e la sua missione a Croix de Bouquets.
Siamo stati accolti da Mirco, l’italiano che lavora da Padre Giuseppe, un giovane estremamente dinamico e attivo.
Qualche aggiornamento….
Sono stato con Fr. Hermann e Widny a visitare Padre Giuseppe degli Scalabriniani e la sua missione a Croix de Bouquets.
Siamo stati accolti da Mirco, l’italiano che lavora da Padre Giuseppe, un giovane estremamente dinamico e attivo.
Da sin: Padre Giuseppe, Max, Widny, Mirco
Sono stato molto impressionato dai lavori che stanno facendo e dalla filosofia di intervento che è alla base del loro progetto.
Hanno costruito un primo villaggio di 20 case. Ogni struttura (45mq) ha 2 camere, cucina con salottino, bagno, una piccola veranda e un giardinetto di altri 40 mq.
Hanno costruito un primo villaggio di 20 case. Ogni struttura (45mq) ha 2 camere, cucina con salottino, bagno, una piccola veranda e un giardinetto di altri 40 mq.
Le case
Il villaggio dispone di alcuni servizi in comune come la lavanderia e un magazzino in cui saranno contenute le scorte di cibo e di altri materiali necessari alla manutenzione del villaggio stesso.
Il magazzino sarà gestito dalle donne del villaggio.
Verrà nominato un capovillaggio che, insieme ad una commissione, periodicamente verificherà lo stato delle case (soprattutto l’igiene e la pulizia dei bagni) e la casa migliore verrà premiata.
Ciascuna famiglia pagherà un affitto mensile (molto contenuto, ma indispensabile per fare acquisire un senso di responsabilità) e , dopo 10 anni, la proprietà della casa passerà alla famiglia in affitto.
A completare questo villaggio ci sono una serie di ateliers in costruzione e altri in progetto che prevedono la messa in funzione di un panificio e di un pastificio il cui obiettivo è produrre per vendere.
Il magazzino sarà gestito dalle donne del villaggio.
Verrà nominato un capovillaggio che, insieme ad una commissione, periodicamente verificherà lo stato delle case (soprattutto l’igiene e la pulizia dei bagni) e la casa migliore verrà premiata.
Ciascuna famiglia pagherà un affitto mensile (molto contenuto, ma indispensabile per fare acquisire un senso di responsabilità) e , dopo 10 anni, la proprietà della casa passerà alla famiglia in affitto.
A completare questo villaggio ci sono una serie di ateliers in costruzione e altri in progetto che prevedono la messa in funzione di un panificio e di un pastificio il cui obiettivo è produrre per vendere.
Under construction.. For real!
Accanto a questi ateliers è già attiva da tempo l’officina per la produzione di blocchetti di cemento per la costruzione.
E’ stata una visita estremamente istruttiva che ci ha fornito tante nuove idee. Sarebbe bello poter replicare un progetto simile a Port de Paix, magari integrandolo con la cooperativa di mototaxi a cui ANPIL pensa da tempo.
Fr. Hermann e Widny erano entusiasti… Speriamo che tale entusiasmo si trasformi in qualcosa di propositivo e di concreto.
Da parte mia sono sempre più convinto che anche l’istituzione haitiana deve dare il suo contributo.
Sarebbe interessante se, ad esempio, in un progetto cosi’ articolato che richiede ampie superfici, fosse il Comune di Port de Paix a fornire in comodato gratuito il terreno….. sarebbero parecchi soldi risparmiati e che potrebbero essere reimpiegati nel progetto stesso….
A gennaio torneremo a visitare il centro di padre Giuseppe con il Sindaco di Port de Paix. E’ importante fare conoscere e fare vedere concretamente quello che si potrebbe realizzare anche nella cittadina del Nord e, viceversa, inviteremo Mirco da noi affinchè possa consigliarci visionando una realtà un po’ differente da quella della Capitale….
Staremo a vedere…..
Io sono molto ottimista!
Un abbraccio
Max
E’ stata una visita estremamente istruttiva che ci ha fornito tante nuove idee. Sarebbe bello poter replicare un progetto simile a Port de Paix, magari integrandolo con la cooperativa di mototaxi a cui ANPIL pensa da tempo.
Fr. Hermann e Widny erano entusiasti… Speriamo che tale entusiasmo si trasformi in qualcosa di propositivo e di concreto.
Da parte mia sono sempre più convinto che anche l’istituzione haitiana deve dare il suo contributo.
Sarebbe interessante se, ad esempio, in un progetto cosi’ articolato che richiede ampie superfici, fosse il Comune di Port de Paix a fornire in comodato gratuito il terreno….. sarebbero parecchi soldi risparmiati e che potrebbero essere reimpiegati nel progetto stesso….
A gennaio torneremo a visitare il centro di padre Giuseppe con il Sindaco di Port de Paix. E’ importante fare conoscere e fare vedere concretamente quello che si potrebbe realizzare anche nella cittadina del Nord e, viceversa, inviteremo Mirco da noi affinchè possa consigliarci visionando una realtà un po’ differente da quella della Capitale….
Staremo a vedere…..
Io sono molto ottimista!
Un abbraccio
Max
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