Colui che nasce povero po-trebbe essere l'uomo più ricco del mondo
Riportiamo di seguito la bellissima lettera mandataci dal nostro amico haitiano Widny in merito al suo viaggio in Italia a Novembre e Dicembre scorso.
se volete scaricare il testo originale andate al seguente link sul sito di ANPIL
Colui che nasce povero potrebbe essere l'uomo più ricco del mondo
Che la povertà non conosca limiti, non significa certo che una persona nata in una famiglia povera debba trascorrere tutta la sua vita in povertà. Chi avrebbe mai pensato che nel 2010 sarei venuto in Italia a ritrovare tutti quelli con cui ho trascorso giorni speciali nella mia patria, che avrei avuto l'opportunità di incon-trare persone che mai avrei supposto poter incontrare, che avrei avuto la possibilità di visitare città di sogno, come Milano, Venezia, Roma; per citarne solo alcune. Nessuno. E ritrovare poi anche quella persona con cui questo rapporto di amicizia ha preso forma (mi riferisco a Max).
In realtà, la povertà non dovrebbe determinare il futuro di una persona. Non basta attuare alcuni principi stabiliti dalla società e dall'ambiente in cui si vive. Non ci voglio miliardi di dollari per essere ciò che vogliamo nella vita. E,soprattutto, non si deve distruggere la fiducia in se stessi per un nonnulla.
Quest’esperienza mi ha permesso di mettere in gioco un sacco di cose, mi ha dato l'opportunità d’impararne tante altre, tutte molto positive. Mi ha dato anche l'opportunità di esse-re una persona nuova nelle mie relazioni, come mettersi insieme per realizzare nuovi progetti e, anche se già lo sapevo, si è aggiunto qualcosa di nuovo. Perché abbiamo ancora bisogno di sperimentare.
Il mio più grande desiderio è quello di ritornare in questo vostro paese. E perché no per un periodo determinato, 1 anno o 2 o forse anche di più. Il futuro ci dirà il resto.
Laggiù mi sono confrontato ad una grande e diversa realtà, e ci sono state situazioni che mi hanno molto emozionato. In un certo qual modo è stato anche incredibile vedere le cose in faccia, e viverle nella realtà. E’ un mondo completamente diverso dal mio. Infatti, noi viviamo in una cultura completamente diversa, modi di vita che non si possono nem-meno paragonare... Siamo ancora molto lontani dall'obiettivo. Non resta che metterci insieme per vedere la vera strada da percorrere per dare il meglio a questo povero paese cosí dolcemente soprannominato “la perla delle Antille” (Haiti Cherie). Ci vorrebbe molto più di un giorno per parlare dell’ esperienza che abbiamo condiviso laggiù insieme. Sono stati momenti stupendi e davvero speciali per me.
Voglio adesso ringraziare tutti coloro che hanno contribuito e partecipato in un modo o nell'altro per la completa realizzazione di questa esperienza meravigliosa. Grazie a tutti coloro che mi hanno sostenuto con il loro incoraggiamento, apprezzamento, con le loro gioie e i loro consigli ... !!!! (Max e i suoi collaboratori in seno all'associazione che dirige compresi). Un grazie speciale a tutti coloro che mi considerano un membro della loro famiglia. Tutto ciò è e rimarrà per sem-pre impresso nella mia memoria, un ricordo indelebile.
Widny Frédéric
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Colui che nasce povero potrebbe essere l'uomo più ricco del mondo
Che la povertà non conosca limiti, non significa certo che una persona nata in una famiglia povera debba trascorrere tutta la sua vita in povertà. Chi avrebbe mai pensato che nel 2010 sarei venuto in Italia a ritrovare tutti quelli con cui ho trascorso giorni speciali nella mia patria, che avrei avuto l'opportunità di incon-trare persone che mai avrei supposto poter incontrare, che avrei avuto la possibilità di visitare città di sogno, come Milano, Venezia, Roma; per citarne solo alcune. Nessuno. E ritrovare poi anche quella persona con cui questo rapporto di amicizia ha preso forma (mi riferisco a Max).
In realtà, la povertà non dovrebbe determinare il futuro di una persona. Non basta attuare alcuni principi stabiliti dalla società e dall'ambiente in cui si vive. Non ci voglio miliardi di dollari per essere ciò che vogliamo nella vita. E,soprattutto, non si deve distruggere la fiducia in se stessi per un nonnulla.
Quest’esperienza mi ha permesso di mettere in gioco un sacco di cose, mi ha dato l'opportunità d’impararne tante altre, tutte molto positive. Mi ha dato anche l'opportunità di esse-re una persona nuova nelle mie relazioni, come mettersi insieme per realizzare nuovi progetti e, anche se già lo sapevo, si è aggiunto qualcosa di nuovo. Perché abbiamo ancora bisogno di sperimentare.
Il mio più grande desiderio è quello di ritornare in questo vostro paese. E perché no per un periodo determinato, 1 anno o 2 o forse anche di più. Il futuro ci dirà il resto.
Laggiù mi sono confrontato ad una grande e diversa realtà, e ci sono state situazioni che mi hanno molto emozionato. In un certo qual modo è stato anche incredibile vedere le cose in faccia, e viverle nella realtà. E’ un mondo completamente diverso dal mio. Infatti, noi viviamo in una cultura completamente diversa, modi di vita che non si possono nem-meno paragonare... Siamo ancora molto lontani dall'obiettivo. Non resta che metterci insieme per vedere la vera strada da percorrere per dare il meglio a questo povero paese cosí dolcemente soprannominato “la perla delle Antille” (Haiti Cherie). Ci vorrebbe molto più di un giorno per parlare dell’ esperienza che abbiamo condiviso laggiù insieme. Sono stati momenti stupendi e davvero speciali per me.
Voglio adesso ringraziare tutti coloro che hanno contribuito e partecipato in un modo o nell'altro per la completa realizzazione di questa esperienza meravigliosa. Grazie a tutti coloro che mi hanno sostenuto con il loro incoraggiamento, apprezzamento, con le loro gioie e i loro consigli ... !!!! (Max e i suoi collaboratori in seno all'associazione che dirige compresi). Un grazie speciale a tutti coloro che mi considerano un membro della loro famiglia. Tutto ciò è e rimarrà per sem-pre impresso nella mia memoria, un ricordo indelebile.
Widny Frédéric
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