HAITI: COLERA HA GIA' FATTO 2100 MORTI, CIRCA 400MILA I CONTAGIATI, "SI TEME UN'ECATOMBE DI 200MILA VITTIME"
Citta' del Vaticano, 13 dic. (Adnkronos) - "La situazione
sull'isola peggiora sempre piu', siamo gia' arrivati a 2100 morti e si
parla di 400 mila contagi e 200 mila morti se l'epidemia continuera'
senza che si riesca a fermarla". Sono gli ultimi, drammatici,
aggiornamenti che padre Antonio Menego'n, Camilliano, Responsabile
della Missione Camilliana ad Haiti, comunica all'Agenzia vaticana
Fided in merito alla diffusione del colera nell'isola dopo il
terremoto che ha devastato il Paese.
"La situazione e' drammatica anche per le violenze che
imperversano nel Paese in seguito all'esito delle elezioni, tutto e'
chiuso e' bloccato - afferma padre Menego'n -. Porto e aeroporto sono
chiusi, ci sono pochi voli. A causa delle violenze, Stati Uniti e
Canada hanno chiuso l'ambasciata. I magazzini sono presi d'assalto.
Non riusciamo a fare rifornimento di medicinali e di gasolio, e' tutto
chiuso".
Il missionario Camilliano prosegue: "il nostro
ospedale continua ad accogliere gli ammalati di colera, alcuni sono
morti, altri guariti. In una famiglia, durante una veglia funebre dove
non sapevano che il morto fosse deceduto per il colera, sono morti in
25. Siamo impegnati insieme ad altri ospedali per cercare di frenare
queste emergenze, ma tutto e' molto complicato. Dalla Provincia
Camilliana di Torino stiamo inviando amuchina, antibiotici ed altri
farmaci per fronteggiare il colera. I problemi sono tantissimi e la
situazione e' sempre piu' grave".
Padre Crescenzo Mazzella da Haiti informa di avere ricevuto i
medicinali mandati per via aerea con gli infermieri della Croce Rossa,
ma i rifornimenti sono sempre piu' problematici. "La situazione e'
drammatica - dice il religioso -, aiutateci, hanno bisogno di tutto,
ma anche che Dio volga lo sguardo verso Haiti". Da Jeremie un altro
Camilliano, padre Massimo, riferisce che ci sono gia' 500 morti
accertate ma sono sicuramente il doppio, poiche' tutto il paese e'
infettato. Anche nella casa dei religiosi ci sono malati e morti.
Nell'ospedale pubblico sono migliaia le persone abbandonate e
contagiate.
(Fpe/Gs/Adnkronos)
by Alessandro Corallo
sull'isola peggiora sempre piu', siamo gia' arrivati a 2100 morti e si
parla di 400 mila contagi e 200 mila morti se l'epidemia continuera'
senza che si riesca a fermarla". Sono gli ultimi, drammatici,
aggiornamenti che padre Antonio Menego'n, Camilliano, Responsabile
della Missione Camilliana ad Haiti, comunica all'Agenzia vaticana
Fided in merito alla diffusione del colera nell'isola dopo il
terremoto che ha devastato il Paese.
"La situazione e' drammatica anche per le violenze che
imperversano nel Paese in seguito all'esito delle elezioni, tutto e'
chiuso e' bloccato - afferma padre Menego'n -. Porto e aeroporto sono
chiusi, ci sono pochi voli. A causa delle violenze, Stati Uniti e
Canada hanno chiuso l'ambasciata. I magazzini sono presi d'assalto.
Non riusciamo a fare rifornimento di medicinali e di gasolio, e' tutto
chiuso".
Il missionario Camilliano prosegue: "il nostro
ospedale continua ad accogliere gli ammalati di colera, alcuni sono
morti, altri guariti. In una famiglia, durante una veglia funebre dove
non sapevano che il morto fosse deceduto per il colera, sono morti in
25. Siamo impegnati insieme ad altri ospedali per cercare di frenare
queste emergenze, ma tutto e' molto complicato. Dalla Provincia
Camilliana di Torino stiamo inviando amuchina, antibiotici ed altri
farmaci per fronteggiare il colera. I problemi sono tantissimi e la
situazione e' sempre piu' grave".
Padre Crescenzo Mazzella da Haiti informa di avere ricevuto i
medicinali mandati per via aerea con gli infermieri della Croce Rossa,
ma i rifornimenti sono sempre piu' problematici. "La situazione e'
drammatica - dice il religioso -, aiutateci, hanno bisogno di tutto,
ma anche che Dio volga lo sguardo verso Haiti". Da Jeremie un altro
Camilliano, padre Massimo, riferisce che ci sono gia' 500 morti
accertate ma sono sicuramente il doppio, poiche' tutto il paese e'
infettato. Anche nella casa dei religiosi ci sono malati e morti.
Nell'ospedale pubblico sono migliaia le persone abbandonate e
contagiate.
(Fpe/Gs/Adnkronos)
by Alessandro Corallo
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